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Le Tomino

LA REGIONE, il fascino e l’autenticità del Capo Corso …

Il villaggio di Tomino comprende 224 abitanti residenti in modo fisso (ultimo censimento) suddivisi in 6 frazioni. Il territorio del comune si estende dall’uscita nord della marina di Méria fino a Macinaggio, nel luogo in cui passa il torrente Gioielli.
Il nome di Tomino compare in documenti molto antichi. Soprattutto nel 1115 quando il vescovo di Mariana offre all’abbazia benedettina dell’isola della Gorgona la chiesa diSan Nicolao di Tomino.
Sul comune sono state costruite numerose cappelle: Santa Caterina, Sant’Antonio, San Guglielmo, San Bernardino (diventato San Pancrazio nel XIX secolo), San Rocco alla marina nella frazione di Poggio.
Al centro di questo piccolo villaggio del Capo Corso, figurano una torre circolare e una casaforte a pianta quadrata, entrambi del XVI secolo.
La coltivazione della vite è stata molto importante a Tomino così come in tutto il Capo Corso, poiché sin dal 1770, rappresenta l’80% della superficie coltivata e il 30% della superficie comunale (cioè circa 170 ettari), essendo la parte rimanente dei terreni coltivati dedicata agli uliveti, che, nello stesso periodo, conta 5504 ulivi.
Due mulini a vento utilizzati per la macinatura dei cereali sono presenti nel territorio del comune: il primo si trova sulla collina di Bucino e domina la marina di Macinaggio. È visibile dalla terrazza del nostro hotel di charme. Il secondo si trova sulla marina di Méria.
Numerosi sentieri offrono delle passeggiate per tutti i livelli di difficoltà: attraverso il villaggio, fino ai mulini o verso le vette attorno al villaggio, fino alla marina di Macinaggio o la strada delle creste del Capo Corso, e, soprattutto, il sentiero dei doganieri che vi condurrà da Macinaggio fino a Centuri (per i più coraggiosi) e vi farà scoprire le spiagge più belle del Capo Corso.
Le Tomino